U.S. Cosio Valtellino – F.C.D. Atletico Cosio 1-1 (0-1)
Cosio Valtellino, 13 novembre 2022.
E venne il giorno del derby. Dalla fondazione dell’Unione Sportiva Cosio Valtellino, nell’anno 1976, mai nessun confronto fra due prime squadre del Comune di Cosio Valtellino. Alla fine degli anni ’80 la Regoledese (poi scomparsa qualche anno dopo) affrontò nel campionato di terza categoria la squadra riserve dell’Unione Sportiva Cosio Valtellino poi più nulla. Cornice di pubblico delle grande occasioni alla Colonia e tifo distribuito fra le due squadre in maniera equilibrata. Il Cosio Valtellino, dall’alto della sua storia e della classifica attuale, parte senz’altro favorito. L’Atletico Cosio, giovane società del panorama calcistico (fondazione nel 2018), al gran ballo senza timori. Giornata di sole autunnale non particolarmente fredda. Gara che comincia con qualche minuto di ritardo diretta dal Sig. Nicolò Esposito della Sezione di Sondrio. Ci si aspetta subito un Cosio Valtellino arrembante ed effettivamente i primi minuti vedono l’Atletico con ordine difendersi dagli attacchi dei giallorossi. Squadra compatta e concentratissima quella di mister Manni che non concede metri agli avversari e controlla gli avanti di casa con lucidità. Subito duelli sulle fasce fra Vaninetti (Atletico) e Alberti (Cosio) a sinistra e Duca (Atletico) e Peregalli (Cosio) a destra. Sull’altro versante si fronteggiano Moiola contro Azzalini e Ciapponi se la vede con Spini Davide. I centrali biancorossi: Macchi fa buona guardia su Siate Kamal e Cornaggia Matthew controlla a distanza le incursioni di Paganin Peter. In attacco l’Atletico schiera Nakchaoui marcato da Ruffoni e Acquistapace Brian “seguito” da Fallati Marco. In mezzo al campo le coppie Spini Matteo-Muci per l’Atletico e Invernizzi-Buzzella per il Cosio. Fra i pali l’esperto Passerini per i giallorossi di casa e Barola che difende la porta per gli ospiti biancorossi. Dopo le prime schermaglie, con i portieri inoperosi, l’Atletico cambia l’inerzia della partita con una azione fulminea di contropiede. Ciapponi scambia sulla destra con Acquistapace che ritorna il pallone alla velocissima ala la quale, saltato il suo marcatore, scaraventa un velenosissimo pallone in area. Passerini smanaccia ma non può nulla sull’accorrente Moiola, pure lui liberatosi del suo mastino, che di piatto insacca il primo gol della sua storia all’Atletico, il primo gol della partita e di conseguenza il primo storico gol in una stracittadina regoledese. La rete affranca la squadra ospite ormai calatasi nel derby con lo spirito de “Los Leones de l’Athletic de Bilbao”, squadra basca alla quale si richiama il “nostro” Atletico, rendendo onore alla sfolgorante maglia indossata per la grande occasione. Ammutolito il pubblico di fede giallorossa e ancora timido il tifo biancorosso timoroso di svegliarsi da questo sogno. Troppi gli sfottò subiti in questi anni, verrebbe voglia di sfogare tutto e subito ma la prudenza…i minuti trascorsi sono 13 la gara è ancora infinita. Il Cosio Valtellino subisce il colpo più del dovuto. Senza idee, spaventato e sopraffatto dalla vigoria dell’Atletico fatica tutta la prima parte di gara. Non si registrano occasioni menzionabili e il nostro Barola osserva come spettatore privilegiato. Primo tempo di vero ardore agonistico. I ragazzi di Manni assalgono in ogni parte del campo i giocatori del Cosio, Vaninetti e Duca “mordono” le ali Alberti e Peregalli, Muci e Spini asfissiano a metà campo i giocatori avversari, Moiola si muove a sinistra e Ciapponi si scatena a destra. Davanti in pressione Nakchaoui e Acquistapace. Veramente un bel vedere. Orgoglio Atletico sugli spalti. E intanto il tifo si divide. Termina il primo tempo così. Un ammonito per parte: Spini Davide (23′) per il Cosio e Muci Antonio (22′) per l’Atletico. La ripresa inizia con ben tre cambi nel Cosio a dimostrazione che le cose lì proprio non vanno. Fuori Peregalli per far posto a Giovannoni (ammonito subito al 52′ per un intervento pericoloso), Porta rileva Invernizzi e Spini Davide lascia il posto all’attaccante Borzi. L’Atletico non cambia. Neppure atteggiamento cambia. Continua la gara attenta del primo tempo, copertura e rapidi manovrati contropiedi. Palloni arpionati in ogni zona del campo e poi consegnati ad Acquistapace Brian, Nakchaoui, Ciapponi (cartellino giallo anche per lui al 70′), Spini (ammonito al 68′ per troppa foga) e Moiola per trasformarli in armi letali verso la porta difesa da Passerini. Cambia invece il Cosio. L’ingresso di Borzi mette in apprensione Vaninetti che lo soffre mentre Porta al centro del campo dimostra ancora la sua classe. Passano gli anni ma è sempre Checco Porta. Un paio di lanci mettono in allarme la difesa ospite, una punizione dal limite insidiosissima “strappata” dal sette da uno strepitoso Barola sono il preludio al pareggio dei padroni di casa. Al 64′ primo cambio nell’Atletico, Cornaggia Matthew, acciaccato, lascia il posto a Corsini che si prende la fascia sinistra con Vaninetti che scala al centro. Al 66′ quarto cambio nel Cosio, fuori uno spento, abulico e spaesato Siate Kamal (beccato in maniera ingenerosa anche dal suo pubblico) e dentro Acquistapace Tommaso. Paganin si becca il giallo al 72′, gara in ogni caso sostanzialmente corretta e leale. Al 74′ una incursione sulla destra di Borzi viene interrotta, a parere del direttore di gara, da un intervento falloso di Muci in area. Sembra non esserci, nessun dubbio invece per l’arbitro e calcio di rigore. Proteste vane dei biancorossi.
Il pubblico giallorosso si sveglia e rumoreggia baldanzoso. I tifosi ospiti inveiscono contro l’arbitro ma soprattutto contro la sventura. Forse consci della propria sorte. Sul dischetto Ruffoni, pochi attimi ed il destino del derby si compie. Tiro alla sinistra di Barola che si distende respinge, accorre Borzi che insacca. Tripudio fra i tifosi del “vecchio” Cosio e sconforto in casa Atletico. Pericolo scampato per i primi, amarezza per i secondi. La gara tornata in equilibrio si appresta a vivere gli ultimi 15 minuti in apnea. Agonismo ad alto livello, contrasti al limite del regolamento, tifo scatenato e soliti classici sfottò calcistici. Resta tutto in ogni caso nel rispetto reciproco. Tanti amici fra i “nemici”, tanti biancorossi ex giallorossi, tanti giallorossi affascinati da questi “sfrontati” lupi di Olano. Come osano? Come si permettono di commettere questo peccato di lesa maestà? Da dove vengono? Chi li comanda?
L’Atletico dopo essere stato raggiunto sostituisce Muci (già ammonito) con Konate al 75′ e scava le trincee. Il Cosio risponde immediatamente mandando in campo Sbardella e “toglie” Fallati Marco.
Inizia così l’ultimo quarto d’ora del derby di Cosio.
All’80’ episodio in area giallorossa, pallone vagante che Passerini non controlla e, disinteressandosi della sfera, sterza su Moiola atterrandolo con una spallata. L’arbitro fa proseguire, Moiola resta a terra, il pubblico ospite non apprezza, il pubblico di casa con il fiato sospeso. Moiola non ce la fa, lascia il campo dolorante. Era rigore, noi lo abbiamo visto così. Spazio a Bencharki che subito entra in partita. Oggi veramente tutti molto concentrati e attenti i nostri ragazzi. Bagarre all’81’, Sbardella nel tentativo di affrettare il gioco entra in contatto con gli occupanti la panchina biancorossa, rea di tardare nel consegnare il cuoio per la ripresa delle ostilità. Si accende un “mischione”, vengono da ogni dove, l’arbitro fatica a far tornare la calma, il pubblico si infiamma, diremmo affascinato dagli eventi, anche perchè, pure in questo caso, non si intravede un trascendere oltre i limiti della correttezza. Come è iniziato (il mischione), cosi termina in un batter d’occhio. Espulso, direttamente dalla panchina, un mansueto Andrea Ciampitti (paga lui per tutti) e ammonizione per Luca Manni. Tutto qui. Si torna a giocare dopo almeno 3 o 4 minuti come se niente fosse successo. La tensione torna a salire in campo e Bencharki si aggiunge agli ammoniti al minuto 84. All’86’ ultimo cambio per l’Atletico, Acquistapace Brian, ottima la sua gara, lascia il suo posto a Francesco Madia. Finale incandescente. Al 90′ mischia in area biancorossa con un batti e ribatti, la sfera viene respinta fuori area dalla difesa ospite, ma l’arbitro intravede un fallo di mani (di chi?) e fischia il secondo rigore di giornata per il Cosio. Proteste vibranti, e sempre vane in questi casi, dei biancorossi che vedono sfuggire il punto. Minuti interminabili, scorre di tutto nelle teste. Sconforto in ogni dove e sogghigni dei tifosi di casa. Non meritano la vittoria, il pareggio al momento forse si. Nessuno pensa a Barola, quale può essere la percentuale di parare un rigore al 90′? E’ gol punto. Il Cosio vince il derby 2 a 1 e beffa l’Atletico. Così si pensa…ma poi si insinua il dubbio da una parte e la speranza dall’altra. Va Borzi sul dischetto. Uno sfrontato, giovincello, sbarbatello che pure è stato molto vicino a vestire la maglia Atletico un paio di stagioni fa può forse ferire, sfregiare, punire un onesto, serissimo, bravo ragazzo come Barola? Certo che no, si spera di no. Barola contro Borzi per la storia di questo primo derby. Minuto 90 sembra scritto. Sguardi, silenzio, tiro, parato!!! Barola vince il derby! Pardon lo salva. Finito? Macché. Recupero. Il Cosio schiuma rabbia come un toro stremato e sanguinante al termine di una corrida, pericoloso in questi casi. Sussulto finale dei padroni di casa con strappo sulla destra stroncato da Corsini che si prende il giallo pure lui (94′). L’Atletico fiuta il colpaccio. E va a caccia. 53′, ottavo di recupero, Bencharki si scaraventa sul pallone lo controlla in acrobazia e lo indirizza all’angolo lontano con un colpo di testa-spalla, Passerini si riscatta e con volo plastico, un colpo di reni come ai vecchi tempi, manda in calcio d’angolo. E uno. 54′ trattore-Spini contrasta un pallone e lo stradica in maniera pulita dai piedi di Giovannoni, fra lui e la gloria solo Passerini. No, fischio dell’arbitro. Fallo. Che dici? Dai… E due. Non ci siamo. Si aspetta il fischio finale forse è meglio così. Vecchio proverbio dice: chi troppo vuole nulla stringe… Pari e patta dopo quasi 10 minuti di recupero. Tutti contenti?
Il Cosio no per ovvi motivi, l’Atletico no per altri motivi. Si scopre bello e si piace. Possiamo dirlo senza paura: meritavamo noi. Il pubblico, tutto, mormora, se ne va… e si domanda: chi sono questi? Da dove vengono? Chi li comanda?
Foto di gruppo prima della partita.
Due dei protagonisti: Andrea Barola al 90′ para il rigore e consegna il pareggio all’Atletico, di Cristian Moiola il primo storico gol nel derby.
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